Il gusto della frutta e della verdura biologica

La particolarità del suolo e del microclima, assieme alla naturale fertilità della zona del basso-medio Adige, che da sempre rende la produzione ortofrutticola particolarmente pregiata, è la sede più naturale per l'azienda Bio di Vasco Franceschi.

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La particolarità del suolo e del microclima, assieme alla naturale fertilità della zona del basso-medio Adige, che da sempre rende la produzione ortofrutticola particolarmente pregiata, è la sede più naturale per l’azienda Bio di Vasco Franceschi. È qui, infatti, che Vasco Franceschi produce i suoi asparagi e la frutta secondo i metodi dell’agricoltura biologica. Qui coltiva i suoi ettari produttivi, caratterizzati dalla presenza di un folto manto erboso, quale indice evidente e inconfutabile del rispetto della natura e dell’assenza di prodotti chimici.
L’agricoltura biologica segue i ritmi naturali delle piante e ovviamente degli agenti atmosferici ed è grazie a questa scelta imprenditoriale che vengono prodotti ben tre diversi tipi di asparagi, verdi, bianchi e violetti di assoluta qualità e in grado di soddisfare anche i mercati esteri.
Con incrementi sempre più elevati nel numero dei consumatori, il mercato italiano degli alimenti biologici è in costante aumento e si stima che 7 italiani su 10 inseriscano occasionalmente almeno un prodotto bio nel loro carrello della spesa. La tendenza a consumare sempre di più prodotti biologici è frutto di una maggiore attenzione al mangiar sano, al rispetto per l’ambiente e per la natura. Il nostro Paese è il primo produttore di alimenti biologici in Europa e il mondo del bio non è più un settore di nicchia ma, anzi, una produzione estesa. Per questo l’azienda di Vasco Franceschi si struttura e organizza per far fronte alle richieste della trasformazione e della grande distribuzione.
Non spaventano questa realtà produttiva la quantità, in genere, inferiore, rispetto a quella dell’agricoltura convenzionale, o i metodi dell’agricoltura biologica. Vasco si assume il rischio che il proprio raccolto possa andare perduto a causa dell’infestazione di qualche parassita, rischio che principalmente contribuisce all’aumento del prezzo del biologico. Tuttavia, crede nella natura, nella genuinità e nel gusto dei prodotti naturali, con un limitato e rispettoso intervento dell’uomo. La natura ha già allestito, in secoli di lente e sane trasformazioni, tutto ciò di cui l’uomo necessita, il bisogno di nutrirsi, di vestirsi, di curare il proprio corpo e la propria mente.
Coltivare la frutta e la verdura con questi metodi comporta, tuttavia, impegno, conoscenze e la volontà di innovazione continua. Vasco è attento alle nuove varietà e al miglioramento genetico di quelle locali, al fine di giungere alla naturale resistenza alle malattie, agli insetti, alle buone capacità produttive, alla capacità di sopraffare le infestanti. Quello a cui Vasco punta è, infatti, la coltivazione di varietà che garantiscano produzioni elevate e frutti di ottima qualità, assieme ad una naturale rusticità e vigoria delle piante, per offrire al mercato nazionale e internazionale prodotti eco-sostenibili eccellenti e genuini.
Con l’avvento nel biologico dei grandi numeri e le conseguenti possibilità di business, questo è diventato un settore altamente professionale, molto imprenditoriale, attento all’agroecosistema, che produce rispettando gli equilibri. Perciò è interessante anche per il futuro dei giovani agricoltori, come per il figlio di Vasco, Valerio, che ha deciso di intraprendere la professione del padre.
Nel paniere di Vasco asparagi, ciliegie, albicocche crescono seguendo i ritmi e i cicli imposti da madre natura. Nel percorso di maturazione dei frutti non ci sono forzature. Accade tutto senza che l’intervento dell’uomo sia sacrificato a quello dell’agricoltura manipolata o comunque condizionata da sostanze provenienti dai laboratori chimici. “Ogni frutto ha la sua stagione” è un detto popolare che ben rappresenta l’azienda di Vasco Franceschi, dove frutta e verdura preservano il valore del territorio. È così possibile riconoscere il vero gusto degli asparagi, come della frutta, nei mesi in cui spuntano dalla terra o crescono sugli alberi, quasi un invito a passare quando la generosità della natura torna, stagione dopo stagione, a premiare con i suoi frutti quanti sanno attenderli. Del resto la bellezza del territorio del basso-medio Adige, che viene dalla cura per la terra, attraverso il lavoro dell’uomo, è un buon motivo per tornare e vedere i frutti maturi, per sentirne il profumo, come facevano i nostri nonni e come vorremmo facessero i nostri figli.

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